Aggiornamento sul sito ENAC delle FAQ sui droni

Aggiornamento sul sito ENAC delle FAQ sui droni

Il mondo dei droni è nuovo ed è ancora un settore in continuo cambiamento.
Il giorno 22/5 per esempio, ENAC ha aggiornato, sul proprio sito, le FAQ sugli APR.

Vi riportiamo un estratto di queste FAQ; potete trovare l’elenco completo a questo link.


Informazioni generali

Cos’è un APR?

APR è l’acronimo di Aeromobile a Pilotaggio Remoto, cioè un mezzo aereo a pilotaggio remoto senza persone a bordo, non utilizzato per fini ricreativi e sportivi.

Cos’è un SAPR?

SAPR è l’acronimo di Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto, cioè un sistema costituito da un mezzo aereo (aeromobile a pilotaggio remoto) senza persone a bordo, utilizzato per fini diversi da quelli ricreativi e sportivi, e dai relativi componenti necessari per il controllo e comando (stazione di controllo) da parte di un pilota remoto.

Cos’è un aeromodello e come si può utilizzare?

Per aeromodello si intende un dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo autonomo, impiegato esclusivamente per scopi ricreativi e sportivi, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell’aeromodellista, senza l’ausilio di aiuti visivi.
In particolare agli aeromodelli si applica la sezione VII del Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto consultabile sul sito dell’ENAC al seguente link: https://www.enac.gov.it/La_Normativa/Normativa_Enac/Regolamenti/Regolamenti_ad_hoc/info-122671512.html

Per un APR, ricevuto in regalo, acquistato nella grande distribuzione, online, etc., per uso ricreativo è necessaria l’autorizzazione da parte di ENAC per poterlo utilizzare per uso ricreativo?

No, trattandosi di aeromodello è sufficiente attenersi alle disposizioni del Regolamento ENAC Sezione VII.

È possibile progettare, costruire un APR per proprio conto e poi usarlo?

Sì, in quanto al costruttore non è richiesta una particolare certificazione. Per utilizzarlo valgono le stesse norme di quelli acquistati già assemblati.

Come si identifica un APR (marca, targa)?

Un APR per uso professionale si identifica tramite una targhetta presente anche alla stazione di terra con i dati identificativi del sistema e dell’operatore; inoltre deve essere apposto sull’APR anche il QR code ottenuto dalla registrazione sul sito D-Flight.
D-Flight (https://www.d-flight.it/) è il sito realizzato da ENAV in collaborazione con ENAC che permette la registrazione degli APR nella banca dati italiana e l’assegnazione di un codice univoco di identificazione per ciascuno di essi. Il portale offre, inoltre, informazioni utili per far volare i mezzi in sicurezza e in conformità alle normative vigenti.

È previsto un Registro nazionale?

È prevista la registrazione sul solo sito D-Flight.

Tutti gli APR devono essere registrati?

Tutti gli APR devono essere registrati quando sono usati per motivi professionali.

Quali sono le modalità di iscrizione nel Registro nazionale?

Successivamente alla dichiarazione sottoposta ad ENAC o, se del caso, a seguito della autorizzazione alle operazioni rilasciata da ENAC, si otterranno le credenziali da ENAV e quindi sarà possibile effettuare la registrazione sul sito D-Flight.

È previsto un costo di iscrizione?

Nel primo periodo non è previsto nessun costo.

Si nota una certa incongruenza tra la semplicità con cui è possibile recarsi in un centro commerciale e acquistare un APR anche molto sofisticato e gli obblighi di legge imposti per utilizzarlo. Non sarebbe opportuno che anche chi vende il prodotto informi l’acquirente?

Per quanto riguarda gli APR i canali di acquisizione sono molteplici, dall’acquisto in negozio, all’acquisto in rete, all’assemblaggio personale con componenti reperiti in svariato modo. Vista questa molteplicità di situazioni non sono previste azioni nel breve termine per una regolamentazione in tal senso; nel lungo termine si sta ipotizzando una campagna di comunicazione su diversi canali informativi.

Quali requisiti deve rispettare il produttore di un APR per commercializzarlo in Italia?

Non ci sono requisiti obbligatori analogamente ai Paesi esteri. Esiste comunque l’opzione, su base volontaria, di ottenere una certificazione di progetto che attesti le condizioni operative dell’APR.

L’FPV (First Person View) in Italia è consentito solo in gara su circuiti regolamentari e con un copilota a fianco. I maggiori produttori di APR commercializzano i mezzi con tecnologia FPV. Ci sono margini per un possibile alleggerimento del limite, quanto meno per un impiego professionale?

Il FPV per impiego professionale può essere considerato un ausilio per le operazioni oltre la linea di vista. L’ENAC ha in corso uno studio valutativo dei nuovi requisiti da applicare alle operazioni oltre la linea di vista e sta valutando se il FPV può essere considerato un ausilio in tal senso.


Puoi continuare a leggere le FAQ direttamente sul sito ENAC a questo link.